EMPORIUM
(Bergamo -Istituto Italiano d’Arti Grafiche, 1895-1964)
“Popolarizzare l’alta coltura, i risultati della scienza, il fior fiore delle arti, non solamente dell’Italia, ma di tutto il mondo civile; con notizie e monografie precise, brevi, succose, dovute a specialisti, e accompagnate sempre da illustrazioni, che siano documenti, presi dal vero e sui luoghi, riprodotti con sistemi ultimi dell’arte grafica più progredita”: con tali propositi enunciati nel Manifesto editoriale del 1894 nasce “Emporium. Rivista mensile Illustrata d’Arte, Letteratura, Scienze e Varietà” (cat. 74). Fondatori sono il geografo e redattore Argangelo Ghisleri e Paolo Gaffuri, già a capo dell’Istituto Italiano d’Arti Grafiche, lo stesso istituto che ne curerà la stampa dal 1895 al 1964. Diverse le tematiche trattate nella forma monografica o all’interno di miscellanee che spaziano dalla letteratura ai viaggi, dalla scienza all’arte, quest’ultima indagata soprattutto attraverso la grafica e le arti decorative, con un contributo importante nella diffusione delle correnti artistiche. L’apertura ai più aggiornati contesti internazionali si riflette nella scelta del modello editoriale che guarda a prestigiose riviste contemporanee come l’inglese “The Studio” e le tedesche “Pan” e “Jugend” per l’estetica moderni-stica cosmopolita che si traduce nella cura dell’apparato illustrativo. Qui convivono fotografie e forme tradizionali di illustrazione; non mancano vignette e immagini caricaturali. Elevata è la qualità grafica che si esprime in particolare nella creazione delle copertine affidate a nomi importanti di grafici e cartellonisti provenienti dalla scena artistica internazionale. Sono i primi anni alla rivista del critico napoletano Vittorio Pica, il più appassionato divulgatore di novità estere soprattutto in materia di grafica, collaboratore dal febbraio 1896, prima di assumerne l’incarico di direttore, a segnare un momento fondamentale nella diffusione dell’indirizzo liberty in Italia; dalle pagine dei primi numeri della rivista emergono i nomi di Jan Toorop, simbolista olandese (“Emporium”, I, 2, 1895; ivi, V, 26, 1897; ivi, XXII, 127, 1905), di Aubrey Beardsley, a soli due anni dalla sua scoperta da parte di “The Studio” (“Emporium”, XIX, 113, 1904), o ancora, per citare solo alcuni esempi, di William Morris, Walter Crane, William Bell Scott, autori delle ben note carte da parati, illustrate in un acuto articolo, “Della decorazione moderna in Inghilterra” (“Emporium”, II, 8, 1895). A firma di Pica viene pubblicata a partire dal 1896 la preziosa serie de “Attraverso gli Albi e le Cartelle. Sensazioni d’arte” dedicata alla cartellonistica illustrata di Francia, America, Inghilterra, Belgio e Olanda, a cui si aggiungono i fascicoli sui paesi tedeschi fino a comprendere anche Russia e Scandinavia (1896-1897). Interessanti contributi sono raccolti nelle rubriche “Artisti contemporanei” e “Arte Retrospettiva”. Con l’annata 1915, in coincidenza con l’entrata in guerra dell’Italia, si intravedono i primi ma significativi cambiamenti nelle scelte editoriali della rivista che, soprattutto nell’impaginazione delle copertine, già “rivelano il tramonto dell’Art Nouveau” (Ferretti 2009, XVII).
- dav
BIBLIOGRAFIA: R. Bossaglia, Il Liberty italiano, Il Saggiatore, Milano 1968, in particolare pp. 33-41; Mirandola, “Emporium” e l’Istituto italiano d’arti grafiche: 1895-1915, Nuovo Istituto italiano d’arti grafiche, Bergamo 1985; G. Marini, L’incisione europea attraverso “Emporium”, in “Grafica d’arte”, 20, 2009, 80, pp. 12-17; Emporium. Parole e figure tra il 1895 e il 1964, a cura di G. Bacci, M. Ferretti, Filetti Mazza, Atti del convegno (Pisa 2007), Edizioni della Normale, Pisa 2009. Testo tratto dalla monografia: Aa. Vv. Liberty, uno stile per l’Italia moderna, Silvana editoriale, Cinisello Balsamo 2012
Isabella Collavizza
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